alberto vomuzzi

alberto vomuzzi

05 Gennaio 2022

Semafori Ambientali

Il Nuovo Accordo di bacino padano per l’attuazione di misure congiunte per il miglioramento della qualità dell’aria prevede azioni di tipo strutturale ed emergenziale (definite misure temporanee).

Le misure temporanee omogenee devono essere attuate a livello locale in caso di protratto superamento dei limiti.

Le misure temporanee omogenee sono articolate su due livelli in relazione alle condizioni di persistenza dello stato di superamento del valore di 50 μg/m3 della concentrazione di PM10 registrato dalle stazioni di rilevamento per più di 4 e 10 giorni. Le misure temporanee omogenee si applicano prioritariamente nelle aree urbane dei Comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti presso i quali opera un servizio di trasporto pubblico locale, ricadenti in zone presso le quali risulta superato uno o più dei valori limite del PM10.

Per comunicare ai cittadini la situazione di inquinamento da PM10 e le misure temporanee/divieti in atto è stato introdotto il concetto dei "semafori".

Nella tabella seguente è riportato il rapporto tra la situazione rappresentata dal "semaforo" e le misure temporanee.

 

Icona semaforo

Situazione

Condizioni

Azioni

Image
Semaforo verde

Rispetto limiti PM10

Nessuna allerta. Interventi strutturali stabiliti con ordinanze comunali e divieti validi dal 1 ottobre al 31 marzo.

Image
Semaforo giallo/arancione

Superamento limiti per più di 4 giorni

Misure temporanee di 1° livello da fissarsi con ordinanze comunali valide fino a rientro delle concentrazioni di PM10

Semaforo rosso
Semaforo rosso

Superamento limiti per più di 10 giorni

Misure temporanee di 2° livello da fissarsi con ordinanze comunali valide fino a rientro delle concentrazioni di PM10

Per ogni area di applicazione dell’Accordo ARPAV ha individuato una stazione di riferimento per la misura del PM10, dotata di strumentazione automatica e appartenente alla rete regionale della qualità dell'aria. Per i comuni che non sono dotati di centralina o di analizzatore automatico di PM10 viene effettuata, dall'Osservatorio Aria, la valutazione del numero dei superamenti del valore limite giornalliero mediante stima modellistica, con il modello SPIAIR.

In linea con i dettami dell'Accordo di Bacino, la valutazione del superamento dei livelli di allerta viene effettuata nelle giornate di lunedì e giovedì mediante l'emanazione del "Bollettino dei Livelli di Allerta" da parte di ARPAV.

Il bollettino aggiornato è consultabile alla pagina: https://www.arpa.veneto.it/inquinanti/bollettino_allerta_PM10.php

Inoltre, al raggiungimento del 1° o del 2° livello di allerta, l’Osservatorio Aria di ARPAV, in concomitanza con l'emissione del bollettino, invia una mail per informare i Comuni interessati dal superamento.

Pubblicato in Semafori Ambientali

A seguito dell’entrata in vigore della Direttiva 2008/50/CE - Direttiva sulla Qualità dell’Aria e del provvedimento di recepimento, D. Lgs. n. 155/2010, la Regione Veneto ha aggiornato il Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera, approvato dal Consiglio Regionale Veneto con deliberazione nel 2004.

L’aggiornamento di tale documento si è reso necessario per allineare le politiche regionali di riduzione dell’inquinamento atmosferico con quelle europee, nazionali e interregionali.

Il Consiglio regionale ha approvato l’aggiornamento con deliberazione n. 90 del 19/4/2016 (BUR n. 44 del 10/5/ 2016).

Il Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera ha individuato un pacchetto di azioni strutturali per la riduzione dell’inquinamento atmosferico, coerente con le linee guida nazionali e le misure concordate a livello di bacino padano e volto a rispettare gli standard di qualità vigenti.

Le norma di Piano ha confermato i Tavoli Tecnici Zonali, costituiti a livello provinciale e presieduti dalla Provincia, quali strumenti di attuazione degli indirizzi del Piano e di coordinamento delle misure a livello comunale.

 

Consulta il Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera

Il Bacino Padano presenta condizioni orografiche e meteoclimatiche peculiari caratterizzate dalla scarsità di venti e da frequente inversione termica. Ciò favorisce la formazione e l'accumulo nell'aria di inquinanti, soprattutto secondari come le polveri sottili, che portano sovente al superamento dei valori limite di qualità dell'aria.

Allo scopo di ovviare a questa situazione di inadempimento nel territorio del Bacino Padano, a fine 2013 è stato sottoscritto tra le varie Regioni interessate un Accordo di programma per l'adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento ed il risanamento della qualità dell'aria. La Regione Veneto con provvedimenti della Giunta regionale n. 2283 del 10/12/2013 e n. 2811 del 30/12/2013 ha approvato e ratificato il suddetto Accordo.

Successivamente le Regioni del Bacino Padano hanno aggiornato il suddetto accordo affinando una strategia volta a definire di volta in volta misure addizionali di risanamento da inserire nei vari piani regionali di qualità dell'aria da applicare in maniera coordinata e congiunta.

Con Deliberazione della Giunta Regionale n. 836 del 6/6/2017 la Regione Veneto ha approvato il nuovo accordo.

Le misure individuate di natura strutturale e temporanee, sono rivolte a tre grandi settori: il traffico (con limitazione nell’utilizzo dei veicoli diesel), gli impianti termici (regolamentando l’uso dei generatori di calore domestici a legna e le combustioni all'aperto) e l’allevamento (per il contenimento delle emissioni di ammoniaca).

La Corte di Giustizia europea con sentenza del 10/11/2020 ha condannato lo Stato italiano per la violazione degli articoli 13 e 23 della Direttiva 2008/50/CE, avendo superato in maniera sistematica e continua i valori limite fissati per il particolato sottile (PM10).

Di conseguenza le Regioni del Bacino Padano hanno definito alcune misure finalizzate a rientrare nei limiti imposti entro il 2025, misure da prima contenute nella DGRV n. 238 del 2/3/2021 (“misure straordinarie”) e poi meglio definite nella DGRV n. 1089 del 9/8/2021.

L’efficacia delle azioni poste in atto è un elemento fondamentale nella quantificazione della sanzione che la Commissione Europea comminerà all’Italia, al pagamento della quale più che verosimilmente saranno chiamati gli Enti di tutti i livelli territoriali interessati dall’attuazione degli interventi di cui si tratta.

Pubblicato in Dirigenti

Di cosa si occupa l'ufficio:

Gestione delle procedure di rilascio di concessioni, autorizzazioni e nulla osta per il transito dei veicoli eccezionali o che effettuano trasporti in condizioni di eccezionalità.

Vai alla pagina del Dirigente

Responsabile
MARIO BARBIRATO
Telefono: (+39) 0422 656321

Referenti
ANNA FURLANETTO
VALERIA SARAN

Trasporti eccezionali: (+39) 0422 6546195 - (+39) 0422 6566013
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Via Cal di Breda 116, 31100 Treviso
Edificio 8

Pubblicato in Trasporti Eccezionali

In questa pagina potrei trovare informazioni relativamente come:

  1. accedere all'area riservata;
  2. utilizzare il PANNELLO DI CONTROLLO e la tendina, con le istruzioni per inserire nuovi contenuti e modificare i contenuti già inseriti;
  3. uscire dall'area riservata.

1. Login

Per modificare o inserire i contenuti di vostra competenza, dovrete per prima cosa accedere all’area riservata del sito istituzionale.
Per accedere alla sezione del sito denominata PANNELLO DI CONTROLLO. dovrete per prima cosa cliccare questa icona, posta alla fine del menù principale del sito istituzionale. Verrete quindi trasferiti alla pagina di login, dove vi verrà richiesto di inserire le credenziali d’accesso.

1.a. Credenziali d'accesso

Le credenziali da utilizzare sono quelle di sistema, cioè quelle che utilizzate per accendere il PC

2. Struttura del Pannello di Controllo

Una volta effettuato l’accesso sarete trasferiti al PANNELLO DI CONTROLLO, dove troverete:

  • Nella colonna a sinistra alcune raccomandazioni in merito all’operatività nel sito web istituzionale;
  • Nella colonna centrale dei pulsanti che vi porteranno nelle pagine dalle quali potrete inserire nuovi contenuti;
  • Nella colona di destra altri pulsanti che vi porteranno alle sezioni dove ricercare e modificare i contenuti già inseriti.

2.a. Icona "chiave inglese"

Noterete che, ora che vi siete accreditati nel portale, al posta dell’icona di login troverete questa icona a forma di chiave inglese.

Da qualsiasi pagina del sito, cliccando su questa accedere al pannello di controllo, oppure semplicemente mettendo il puntatore del mouse sopra l’icona, si aprirà una tendina con alcune semplici istruzioni sulla sinistra ed i link alle operazioni sulla destra. Le operazioni che trovate elencate sulla tendina sono le stesse che trovate sui pulsanti nel pannello di controllo.

3. Logout

Per uscire dall’area di amministrazione dei contenuti cliccate su uno dei pulsanti “ESCI” che potete trovare nel pannello di controllo o nella tendina.

Pubblicato in Tutorial
11 Novembre 2021

Trasporti eccezionali

Devi richiedere un'autorizzazione al transito di trasporti o di macchine agricole eccezionali?

Presso questa Amministrazione Provinciale puoi evadere la "Procedura autorizzativa al transito dei veicoli e trasporti eccezionali" tramite lo "Sportello on-line Trasporti Eccezionali" al link: veneto.transitieccezionali.com

Per ulteriori informazioni riguardanti la compilazione delle richieste on-line consultare il sito: https://geo.works/it/
Si ricorda che dalla data del 01/08/2018 non vengono più accettate Richieste di Autorizzazioni su supporto cartaceo.

Pubblicato in Trasporti eccezionali

#INNOTV, il nuovo laboratorio dedicato all’innovazione digitale promosso da Regione Veneto per i comuni di Treviso, Carbonera, Silea, Roncade e Villorba, ospita un cilclo di formazione dedicato agli enti locali.

Clicca qui per scoprire tutti i dettagli: https://innotv.it/news/innotv-ospita-pillole-digitali/

L’organizzazione del SAD

L’organizzazione del SAD provinciale di Treviso deriva sia da un processo di valorizzazione di precedenti esperienze di aggregazione istituzionale del territorio, sia dal significativo bagaglio di competenze e relazioni che contraddistingue i soggetti che lo compongono. Nello specifico:

  • Provincia di Treviso
  • Consorzio B.I.M. Piave Treviso
  • Comune di Treviso

Il ruolo di soggetto capofila sarà svolto dalla Provincia di Treviso, la quale assume funzioni di coordinamento e regia del SAD e che può contare su due asset di rilievo per la riuscita dell’iniziativa:

  • il servizio Rapporti e Relazioni con l’Unione Europea, in grado di intercettare nuove progettualità e opportunità di finanziamento specifiche per iniziative in ambito tecnologico;
  • la Stazione Unica Appaltante, che eroga un servizio di gestione delle gare (anche in forma aggregata) per conto dei Comuni trevigiani e che può procedere all’aggiudicazione di convenzioni e accordi quadro sulla base del fabbisogno emergente a livello territoriale.

Un ruolo di soggetto attuatore e polo tecnologico sarà invece garantito congiuntamente dal Consorzio B.I.M. Piave Treviso, che dispone di significativi asset infrastrutturali e applicativi ed ha accumulato negli anni recenti una consolidata capacità progettuale, promuovendo iniziative di innovazione tecnologica a sostegno dei comuni consorziati (relative, ad esempio, all’adozione di un Sistema Informativo Territoriale e all’informatizzazione del Sistema Bibliotecario o dei SUAP).

Chi può aderire al SAD

Possono aderire al SAD tutti i Comuni del territorio e le aggregazioni di Comuni (es. Unione Montana del Grappa, Unione Montana delle Prealpi Trevigiane).

Com'è organizzato il lavoro del SAD

Il modello di governance prevede che le scelte strategiche e le questioni tecniche più rilevanti siano affrontate nell’ambito di tavoli decisionali che si riuniscono almeno una volta all’anno.

Il tavolo strategico

Il tavolo strategico è composto dai referenti politici degli Enti aderenti:

  • il Consigliere con delega all’innovazione della Provincia di Treviso (che presiede i lavori)
  • il Presidente del Consorzio BIM Piave
  • l’Assessore con delega all’innovazione del Comune di Treviso
  • i Presidenti delle Unioni Montane convenzionate
  • eventuali delegati dei Comuni aderenti e di ulteriori forme associative del territorio.

Il tavolo strategico si riunisce con cadenza almeno annuale e le sue competenze riguardano:

  • la definizione e approvazione delle linee guida e degli indirizzi strategici;
  • il coordinamento delle relazioni istituzionali con i Comuni e gli Enti associati;
  • l’esercizio delle funzioni di controllo e verifica;
  • la definizione delle aree tematiche e delle linee generali di sviluppo dei servizi;
  • la definizione di eventuali quote di adesione ai servizi;
  • l’individuazione delle categorie di utenti destinatari in via prioritaria di servizi e progetti condotti dal SAD;
  • la risoluzione di controversie in merito all’applicazione della Convenzione o alla partecipazione a servizi o progetti;
  • la verifica delle risultanze delle attività svolte e la definizione delle attività programmate per l’anno successivo.

Il tavolo tecnico

Il tavolo tecnico è composto dai referenti tecnici degli Enti aderenti:

  • il Segretario o il responsabile del Settore Servizi Tecnologici Innovativi del Consorzio BIM Piave Treviso (che presiede i lavori)
  • il Dirigente del Settore Sistemi Informatici della Provincia di Treviso
  • il Dirigente del Settore ICT, Smart City, Patrimonio del Comune di Treviso
  • il Coordinatore del SAD
  • i referenti tecnici delle Unioni Montane e delle ulteriori forme associative del territorio
  • eventuali esperti individuati dal SAD.

Il tavolo tecnico si riunisce con cadenza almeno annuale ed a configurazione variabile in funzione delle specifiche esigenze progettuali e le sue competenze riguardano:

  • l’analisi dei fabbisogni del territorio e delle soluzioni ICT già presenti;
  • l’elaborazione delle proposte di revisione e sviluppo di nuovi servizi;
  • l’esercizio di funzioni scientifiche, tecniche ed organizzative per il funzionamento del SAD;
  • la definizione della proposta di programma annuale delle attività;
  • l’elaborazione di linee guida e strumenti a supporto della gestione associata delle funzioni di reclutamento personale.

I tavoli tematici

È inoltre prevista la possibilità di attivare tavoli tematici composti da un referente del SAD e da tecnici delle aggregazioni o dei Comuni del territorio. Tali gruppi di lavoro specialistici hanno il compito di supportare il tavolo tecnico approfondendo tematiche specifiche relative in particolare al fabbisogno di servizi da parte degli Enti e alle problematiche connesse all’erogazione e allo sviluppo dei servizi.

La sede del SAD

Per quanto riguarda la struttura organizzativa, il SAD avrà la sua sede operativa presso gli uffici della Provincia e/o del Consorzio BIM Piave; essa si contraddistinguerà per snellezza e flessibilità, potendo contare su un numero piuttosto contenuto di risorse:

  • un coordinatore
  • un referente amministrativo (responsabile anche delle attività di comunicazione)
  • un referente tecnico (responsabile delle attività di assistenza sui servizi erogati).

Presentazione del piano strategico

Lo sviluppo tecnologico e sociale, le normative vigenti e quelle in corso di definizione, impongono un profondo ripensamento dell'assetto territoriale/organizzativo della Pubblica Amministrazione: anche alcuni dei processi di cambiamento della società sono in gran parte prodotti dallo sviluppo tecnologico e particolarmente dai processi di digitalizzazione. Su questa stessa linea va inserito il necessario processo di rinnovamento della macchina amministrativa della Pubblica Amministrazione: l'informatizzazione dei processi di produzione dei servizi è stata individuata (tanto a livello europeo, quanto a livello italiano e regionale) come una delle priorità strategiche per la crescita e lo sviluppo del territorio.

Perché il SAD

Una delle maggiori difficoltà che emerge dall'attuale organizzazione dei sistemi informativi della Pubblica Amministrazione nella nostra provincia riguarda la dimensione delle infrastrutture sistemistiche presenti presso gli Enti, spesso molto ridotte. Questo limite fa sì che la maggior parte dei medi, piccoli o piccolissimi Comuni non siano più in grado di sostenere i costi per la gestione degli apparati tecnologici e per lo sviluppo delle soluzioni applicative necessarie ad affrontare i vincoli normativi e le evoluzioni tecnologiche che emergono con sempre maggiore intensità ed invasività. Peraltro, anche i Comuni di maggiori dimensioni esprimono l'esigenza di un processo di razionalizzazione delle infrastrutture materiali e la necessità di un organismo cui affidare il compito di coadiuvare la gestione delle infrastrutture locali sulla base di standard condivisi. Da qui prende le mosse l’iniziativa del SAD, il cui scopo precipuo è quello di sostenere gli Enti locali nell’adempimento alle disposizioni di legge nel campo tecnologico, di fornire informazioni e servizi sfruttando proprio le moderne tecnologie, di supportare i Comuni nella necessità di ottimizzazione dei costi di gestione software/hardware oltre che di realizzazione di economie di scala evitando inutili duplicazioni di servizi, fornire a tutte le istituzioni locali un sistema di interscambio dei dati di propria competenza al fine di favorire l’azione di governo, porsi come riferimento a livello di area vasta nella progettazione, gestione e fornitura di servizi tecnologici.
L’azione svolta in tal senso dal nuovo soggetto aggregatore per il digitale si completa con l’integrazione dei filoni di gestione dei servizi, delle infrastrutture e della digitalizzazione modello smart city sviluppata dal Comune capoluogo come autorità urbana, per implementare un processo univoco di standardizzazione di prodotti e processi per tutti i Comuni, sfruttando accordi a geometria variabile con convenzioni art. 30 TUEL sostenute da piani industriali per singolo progetto. Tali progetti devono prevedere una sostenibilità definita preliminarmente secondo modelli ed algoritmi specifici per ogni servizio al fine di definire le quote di compartecipazione a carico dei fruitori del servizio, che sarà la peculiarità del prodotto reso, per il quale lo "strumento informatico" puro sarà un "di cui" come parte necessaria ma non sufficiente di un supporto che dall'assistenza, alla formazione, al front-end, all'erogazione del servizio stesso vedrà il SAD attore di coordinamento tra gli enti locali ed anche gli attori di mercato, gestendo in maniera omogenea e con economia di scala i processi su scala territoriale secondo vestiti "Taylor Made".

Pubblicato in SAD

Il primo e fondamentale passo per diventare volontario di Protezione Civile è quello di iscriversi ad una delle numerose Organizzazioni di volontariato accreditate nel sistema di Protezione Civile. Puoi trovare un elenco delle Organizzazioni a questo link http://www.protezionecivile.gov.it/servizio-nazionale/strutture-operative/volontariato/elenco-nazionale/centrale.

Successivamente è necessario seguire il percorso formativo base. Questo corso è rivolto a tutti i volontari e ti permetterà sia di prendere confidenza con i principali argomenti che riguardano la Protezione Civile, sia di approfondire il tema della sicurezza degli operatori nei diversi scenari di rischio. Potrai inoltre approcciare corsi specialistici, i quali saranno più focalizzati sul ruolo da svolgere nell'ambito delle operazioni di emergenza e dell'Organizzazione di Volontariato di Protezione Civile della quale farai parte.

Se sei interessato e desideri avere ulteriori informazioni puoi scriverci un'e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., nella quale ti chiedimao di specificare:

  • la zona della provincia o il comune dove preferiresti svolgere tale attività;
  • l'ambito operativo di tuo interesse (ad esempio: comunicazioni, logistica, cinofili, sub, sanitario ecc.).

In base alle tue indicazioni cercheremo di fornirti le informazioni ed i recapiti che riteniamo più idonei ad incontrare le tue aspirazioni.

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Il Presidente della Provincia di Treviso

Indirizzo e recapiti

Via Cal di Breda, 116 - 31100 TREVISO

Tel +39 0422 6565
Fax +39 0422 656666
E-mail urp@provincia.treviso.it
PEC protocollo.provincia.treviso@pecveneto.it

Il Parco Sant'Artemio e il Parco della Storga

È consentito l’accesso al Parco del complesso di Sant’Artemio e al Parco della Storga nei giorni feriali dalle ore 7.00 alle ore 19.00 e nei giorni di sabato, domenica e festivi dalle ore 8.00 alle ore 18.00.

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