Verena Poloni

Verena Poloni

Ad agosto 2023 si stima, per le vendite al dettaglio, un calo congiunturale in valore (-0,4%) e in volume (-0,5%). Sono in diminuzione sia le vendite dei beni alimentari (-0,2% in valore e -0,7% in volume) sia quelle dei beni non alimentari (rispettivamente -0,3% e -0,4%).

Nel trimestre giugno-agosto del 2023, in termini congiunturali, le vendite al dettaglio aumentano in valore (+0,4%) e diminuiscono in volume (-1,0%). Le vendite dei beni alimentari crescono in valore (+1,3%) e calano in volume (-0,7%) mentre quelle dei beni non alimentari diminuiscono sia in valore (-0,2%) sia in volume (-1,1%).

Su base tendenziale, ad agosto 2023, le vendite al dettaglio aumentano del 2,4% in valore e registrano un calo in volume del 4,1%. Le vendite dei beni alimentari crescono del 5,6% in valore e diminuiscono del 4,1% in volume, mentre quelle dei beni non alimentari registrano una variazione negativa sia in valore (-0,3%) sia in volume (-4,2%).

Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali eterogenee tra i gruppi di prodotti. L’aumento maggiore riguarda i Prodotti di profumeria, cura della persona (+4,7%), mentre registrano il calo più consistente Elettrodomestici, radio, tv e registratori (-6,9%).

Rispetto ad agosto 2022, il valore delle vendite al dettaglio è in crescita per la grande distribuzione (+4,8%), le vendite al di fuori dei negozi (+1,3%) e il commercio elettronico (+1,4%), mentre è in lieve calo per le imprese operanti su piccole superfici (-0,2%).

Testo integrale e nota metodologica

Il Conto delle Amministrazioni pubbliche (AP) e le stime relative alle famiglie e alle società presentati in questo comunicato stampa sono parte dei Conti trimestrali dei settori istituzionali. I dati relativi alle AP sono presentati e commentati in forma grezza, mentre quelli relativi alle famiglie e alle società in forma destagionalizzata.

Nel secondo trimestre 2023 l’indebitamento netto delle AP in rapporto al Pil è stato pari al -5,4% (-5,7% nello stesso trimestre del 2022).

Il saldo primario delle AP (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato negativo, con un’incidenza sul Pil del -0,8% (-1,1% nel secondo trimestre del 2022). Il saldo corrente delle AP è stato positivo, con un’incidenza sul Pil dello 0,3% (0,6% nel secondo trimestre del 2022).

La pressione fiscale è stata pari al 42,0%, stazionaria rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dello 0,2%.

La propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stimata al 6,3%, in diminuzione di 0,4 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.

A fronte di una sostanziale stazionarietà dei prezzi, il potere d’acquisto delle famiglie è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente.

La quota di profitto delle società non finanziarie, stimata al 43,2%, è diminuita di 1,9 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.

Il tasso di investimento delle società non finanziarie, stimato al 22,7%, è risultato stazionario rispetto al trimestre precedente.

Testo integrale e nota metodologica

Ad agosto 2023, rispetto al mese precedente, aumentano gli occupati, diminuiscono i disoccupati e gli inattivi restano sostanzialmente stabili.

L’aumento dell’occupazione (+0,3%, pari a +59mila unità), osservato per uomini e donne, dipendenti e autonomi, coinvolge i 25-34enni e i maggiori di 50 anni di età. Il tasso di occupazione sale al 61,5% (+0,1 punti).

Anche la diminuzione del numero di persone in cerca di lavoro (-3,2%, pari a -62mila unità) coinvolge sia uomini sia donne e riguarda tutte le classi d’età. Il tasso di disoccupazione totale scende al 7,3% (-0,2 punti), quello giovanile al 22,0% (-0,1 punti).

Il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni è sostanzialmente stabile ed è sintesi dell’aumento tra gli uomini e tra chi ha meno di 50 anni d’età e della diminuzione tra donne e ultracinquantenni. Il tasso di inattività è stabile al 33,5%.

Confrontando il trimestre giugno-agosto 2023 con quello precedente (marzo-maggio 2023), si registra un aumento del livello di occupazione pari allo 0,5%, per un totale di 129mila occupati.

La crescita dell’occupazione, osservata nel confronto trimestrale, si associa alla diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-4,2%, pari a -81mila unità) e degli inattivi (-0,5%, pari a -58mila unità).

Il numero di occupati, ad agosto 2023, supera quello di agosto 2022 del 2,3% (+523mila unità). L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età, ad eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa: il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di 1,4 punti percentuali, sale anche in questa classe di età (+1,0 punti) perché la diminuzione del numero di occupati 35-49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva.

Rispetto ad agosto 2022, diminuisce sia il numero di persone in cerca di lavoro (-9,1%, pari a -185mila unità) sia il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-3,1%, pari a -398mila).

Testo integrale e nota metodologica

Secondo le stime preliminari, nel mese di settembre 2023 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,2% su base mensile e del 5,3% su base annua, da +5,4% del mese precedente.

La lieve decelerazione del tasso di inflazione si deve prevalentemente al rallentamento su base tendenziale dei prezzi degli alimentari non lavorati (da +9,2% a +7,7%), degli alimentari lavorati (da +10,0% a +9,1%), dei beni durevoli (da +4,6% a +4,0%) e, in misura minore, dei beni non durevoli (da +5,2% a +4,8%), dei beni semidurevoli (da +2,9% a +2,4%) e dei servizi relativi all’abitazione (da +3,9% a +3,7%). Tali effetti sono stati solo in parte compensati da un’accelerazione dei prezzi degli energetici non regolamentati (da +5,7% a +7,6%), dalla minore flessione di quelli degli energetici regolamentati (da -29,6% a -27,8%) e dall’aumento del ritmo di crescita dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (da +1,2% a +3,8%).

L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi rallenta ancora (da +4,8% a +4,6%), così come quella al netto dei soli beni energetici (da +5,0%, registrato ad agosto, a +4,8%).

Si affievolisce la crescita su base annua dei prezzi dei beni (da +6,3% a +6,0%), mentre si accentua quella dei servizi (da +3,6% a +4,1%), portando il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni a -1,9 punti percentuali, dai -2,7 di agosto.

Rallentano in termini tendenziali i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +9,4% a +8,3%) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +6,9% a +6,6%).

La crescita congiunturale dell’indice generale si deve principalmente all’aumento prezzi degli energetici sia regolamentati (+2,5%) sia non regolamentati (+1,6%), degli alimentari non lavorati (+0,6%), dei beni semidurevoli e dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,5% per entrambi) e dei servizi vari (+0,3%); tali effetti sono stati solo in parte compensati dall’attenuazione dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (-1,7%).

L’inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,7% per l’indice generale e a +5,2% per la componente di fondo.

In base alle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dell’1,7% su base mensile, anche per effetto della fine dei saldi estivi di cui il NIC non tiene conto, e del 5,7% su base annua (in accelerazione da +5,5% di agosto).

Testo integrale e nota metodologica

23 Febbraio 2022

UFFICIO SPORT

Diffusione e promozione della pratica sportiva, della cultura dello sport e dell'attività fisico motoria nelle loro funzioni di veicolo di benessere e salute nonché di inclusione e coesione sociale, mediante il coordinamento di attività ed eventi in collaborazione con soggetti pubblici e privati che operano nel mondo sportivo attraverso la concessione di patrocinio e contributi in servizi.

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Per le autorizzazioni alle competizioni sportive, segui il link: Autorizzazione per competizioni sportive

Pubblicato in Sport
16 Febbraio 2022

CULTURA

In questa sezione vengono presentati i dati che interessano sia le biblioteche (numero, frequentazioni, prestiti interprestiti ed elaborazioni in tema) che dati sugli archivi fotografici della Provincia  e altre tematiche di interesse.

Pubblicato in Statistica
15 Febbraio 2022

ALTRI TEMI

In questa sezione vengono presentati studi o elaborazioni di dati di interesse della Provincia.

 

E' disponibile lo studio "Misure di genere" dell'Ufficio di Statistica della provincia di Treviso. Lo scopo è quello di mettere a disposizione informazioni, periodicamente aggiornate, legate al tema delle differenze di genere come filo conduttore nei differenti ambiti della statistica pubblica.

E'disponibile la relazione sulle condizioni esterne con dati ed indicatori inseriti nel DUP Luglio 2023

Pubblicato in Statistica
15 Febbraio 2022

SCUOLA

In questa sezione vengono presentati i dati annuali sul movimento scolastico con particolare riferimento alle scuole secondarie di II°

I dati sono di fonte ufficiale Istat e Rete scolastica (Ufficio scolastico regionale Veneto)

L'analisi è condotta a livello provinciale.

 

Pubblicato in Statistica
15 Febbraio 2022

MOBILITA'

In questa sezione si trovano i dati sul traffico, sulla incidentalità stradale, su studi e indagini relativi alla mobilità in provincia.

 

Al seguente LINK, si possono consultare tutti i dati statistici generali sugli incidenti stradali occorsi nella Provincia di Treviso.
(fonte: Istat - ACI)

Questa la tipologia di dati:

  • Incidenti e feriti, morti e incidenti mortali in serie storica ultimi anni,
  • per tipologia di incidente (incidente, incidente mortale, morti, feriti),
  • veicoli coinvolti per categoria,
  • morti per età e sesso,
  • feriti per età e sesso
  • morti per ruolo (conducente, passeggero, pedone) ed età,
  • feriti per ruolo (conducente, passeggero, pedone) ed età,
  • incidentalità (tipologia di strade).
Pubblicato in Statistica
15 Febbraio 2022

ECONOMIA E LAVORO

In questa sezione vengono presentati sia i dati sulle aziende trevigiane che sul mercato del lavoro, osservando le dinamiche economiche delle aziende come anche l’evoluzione occupazionale della società trevigiana.

I dati sono di fonte ufficiale Istat, Osservatorio Camera di Commercio Treviso-Belluno e Veneto Lavoro.

L'analisi è condotta a livello provinciale.

Pubblicato in Statistica

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