
alberto vomuzzi
Soggetto Aggregatore Digitale
L’organizzazione del SAD
L’organizzazione del SAD provinciale di Treviso deriva sia da un processo di valorizzazione di precedenti esperienze di aggregazione istituzionale del territorio, sia dal significativo bagaglio di competenze e relazioni che contraddistingue i soggetti che lo compongono. Nello specifico:
- Provincia di Treviso
- Consorzio B.I.M. Piave Treviso
- Comune di Treviso
Il ruolo di soggetto capofila sarà svolto dalla Provincia di Treviso, la quale assume funzioni di coordinamento e regia del SAD e che può contare su due asset di rilievo per la riuscita dell’iniziativa:
- il servizio Rapporti e Relazioni con l’Unione Europea, in grado di intercettare nuove progettualità e opportunità di finanziamento specifiche per iniziative in ambito tecnologico;
- la Stazione Unica Appaltante, che eroga un servizio di gestione delle gare (anche in forma aggregata) per conto dei Comuni trevigiani e che può procedere all’aggiudicazione di convenzioni e accordi quadro sulla base del fabbisogno emergente a livello territoriale.
Un ruolo di soggetto attuatore e polo tecnologico sarà invece garantito congiuntamente dal Consorzio B.I.M. Piave Treviso, che dispone di significativi asset infrastrutturali e applicativi ed ha accumulato negli anni recenti una consolidata capacità progettuale, promuovendo iniziative di innovazione tecnologica a sostegno dei comuni consorziati (relative, ad esempio, all’adozione di un Sistema Informativo Territoriale e all’informatizzazione del Sistema Bibliotecario o dei SUAP).
Chi può aderire al SAD
Possono aderire al SAD tutti i Comuni del territorio e le aggregazioni di Comuni (es. Unione Montana del Grappa, Unione Montana delle Prealpi Trevigiane).
Com'è organizzato il lavoro del SAD
Il modello di governance prevede che le scelte strategiche e le questioni tecniche più rilevanti siano affrontate nell’ambito di tavoli decisionali che si riuniscono almeno una volta all’anno.
Il tavolo strategico
Il tavolo strategico è composto dai referenti politici degli Enti aderenti:
- il Consigliere con delega all’innovazione della Provincia di Treviso (che presiede i lavori)
- il Presidente del Consorzio BIM Piave
- l’Assessore con delega all’innovazione del Comune di Treviso
- i Presidenti delle Unioni Montane convenzionate
- eventuali delegati dei Comuni aderenti e di ulteriori forme associative del territorio.
Il tavolo strategico si riunisce con cadenza almeno annuale e le sue competenze riguardano:
- la definizione e approvazione delle linee guida e degli indirizzi strategici;
- il coordinamento delle relazioni istituzionali con i Comuni e gli Enti associati;
- l’esercizio delle funzioni di controllo e verifica;
- la definizione delle aree tematiche e delle linee generali di sviluppo dei servizi;
- la definizione di eventuali quote di adesione ai servizi;
- l’individuazione delle categorie di utenti destinatari in via prioritaria di servizi e progetti condotti dal SAD;
- la risoluzione di controversie in merito all’applicazione della Convenzione o alla partecipazione a servizi o progetti;
- la verifica delle risultanze delle attività svolte e la definizione delle attività programmate per l’anno successivo.
Il tavolo tecnico
Il tavolo tecnico è composto dai referenti tecnici degli Enti aderenti:
- il Segretario o il responsabile del Settore Servizi Tecnologici Innovativi del Consorzio BIM Piave Treviso (che presiede i lavori)
- il Dirigente del Settore Sistemi Informatici della Provincia di Treviso
- il Dirigente del Settore ICT, Smart City, Patrimonio del Comune di Treviso
- il Coordinatore del SAD
- i referenti tecnici delle Unioni Montane e delle ulteriori forme associative del territorio
- eventuali esperti individuati dal SAD.
Il tavolo tecnico si riunisce con cadenza almeno annuale ed a configurazione variabile in funzione delle specifiche esigenze progettuali e le sue competenze riguardano:
- l’analisi dei fabbisogni del territorio e delle soluzioni ICT già presenti;
- l’elaborazione delle proposte di revisione e sviluppo di nuovi servizi;
- l’esercizio di funzioni scientifiche, tecniche ed organizzative per il funzionamento del SAD;
- la definizione della proposta di programma annuale delle attività;
- l’elaborazione di linee guida e strumenti a supporto della gestione associata delle funzioni di reclutamento personale.
I tavoli tematici
È inoltre prevista la possibilità di attivare tavoli tematici composti da un referente del SAD e da tecnici delle aggregazioni o dei Comuni del territorio. Tali gruppi di lavoro specialistici hanno il compito di supportare il tavolo tecnico approfondendo tematiche specifiche relative in particolare al fabbisogno di servizi da parte degli Enti e alle problematiche connesse all’erogazione e allo sviluppo dei servizi.
La sede del SAD
Per quanto riguarda la struttura organizzativa, il SAD avrà la sua sede operativa presso gli uffici della Provincia e/o del Consorzio BIM Piave; essa si contraddistinguerà per snellezza e flessibilità, potendo contare su un numero piuttosto contenuto di risorse:
- un coordinatore
- un referente amministrativo (responsabile anche delle attività di comunicazione)
- un referente tecnico (responsabile delle attività di assistenza sui servizi erogati).
Presentazione del piano strategico
Lo sviluppo tecnologico e sociale, le normative vigenti e quelle in corso di definizione, impongono un profondo ripensamento dell'assetto territoriale/organizzativo della Pubblica Amministrazione: anche alcuni dei processi di cambiamento della società sono in gran parte prodotti dallo sviluppo tecnologico e particolarmente dai processi di digitalizzazione. Su questa stessa linea va inserito il necessario processo di rinnovamento della macchina amministrativa della Pubblica Amministrazione: l'informatizzazione dei processi di produzione dei servizi è stata individuata (tanto a livello europeo, quanto a livello italiano e regionale) come una delle priorità strategiche per la crescita e lo sviluppo del territorio.
Perché il SAD
Una delle maggiori difficoltà che emerge dall'attuale organizzazione dei sistemi informativi della Pubblica Amministrazione nella nostra provincia riguarda la dimensione delle infrastrutture sistemistiche presenti presso gli Enti, spesso molto ridotte. Questo limite fa sì che la maggior parte dei medi, piccoli o piccolissimi Comuni non siano più in grado di sostenere i costi per la gestione degli apparati tecnologici e per lo sviluppo delle soluzioni applicative necessarie ad affrontare i vincoli normativi e le evoluzioni tecnologiche che emergono con sempre maggiore intensità ed invasività. Peraltro, anche i Comuni di maggiori dimensioni esprimono l'esigenza di un processo di razionalizzazione delle infrastrutture materiali e la necessità di un organismo cui affidare il compito di coadiuvare la gestione delle infrastrutture locali sulla base di standard condivisi. Da qui prende le mosse l’iniziativa del SAD, il cui scopo precipuo è quello di sostenere gli Enti locali nell’adempimento alle disposizioni di legge nel campo tecnologico, di fornire informazioni e servizi sfruttando proprio le moderne tecnologie, di supportare i Comuni nella necessità di ottimizzazione dei costi di gestione software/hardware oltre che di realizzazione di economie di scala evitando inutili duplicazioni di servizi, fornire a tutte le istituzioni locali un sistema di interscambio dei dati di propria competenza al fine di favorire l’azione di governo, porsi come riferimento a livello di area vasta nella progettazione, gestione e fornitura di servizi tecnologici.
L’azione svolta in tal senso dal nuovo soggetto aggregatore per il digitale si completa con l’integrazione dei filoni di gestione dei servizi, delle infrastrutture e della digitalizzazione modello smart city sviluppata dal Comune capoluogo come autorità urbana, per implementare un processo univoco di standardizzazione di prodotti e processi per tutti i Comuni, sfruttando accordi a geometria variabile con convenzioni art. 30 TUEL sostenute da piani industriali per singolo progetto. Tali progetti devono prevedere una sostenibilità definita preliminarmente secondo modelli ed algoritmi specifici per ogni servizio al fine di definire le quote di compartecipazione a carico dei fruitori del servizio, che sarà la peculiarità del prodotto reso, per il quale lo "strumento informatico" puro sarà un "di cui" come parte necessaria ma non sufficiente di un supporto che dall'assistenza, alla formazione, al front-end, all'erogazione del servizio stesso vedrà il SAD attore di coordinamento tra gli enti locali ed anche gli attori di mercato, gestendo in maniera omogenea e con economia di scala i processi su scala territoriale secondo vestiti "Taylor Made".
Come si diventa volontario di Protezione Civile?
Il primo e fondamentale passo per diventare volontario di Protezione Civile è quello di iscriversi ad una delle numerose Organizzazioni di volontariato accreditate nel sistema di Protezione Civile. Puoi trovare un elenco delle Organizzazioni a questo link https://volontariato.protezionecivile.gov.it/it/elenco-nazionale/.
Successivamente è necessario seguire il percorso formativo base. Questo corso è rivolto a tutti i volontari e ti permetterà sia di prendere confidenza con i principali argomenti che riguardano la Protezione Civile, sia di approfondire il tema della sicurezza degli operatori nei diversi scenari di rischio. Potrai inoltre approcciare corsi specialistici, i quali saranno più focalizzati sul ruolo da svolgere nell'ambito delle operazioni di emergenza e dell'Organizzazione di Volontariato di Protezione Civile della quale farai parte.
Se sei interessato e desideri avere ulteriori informazioni puoi scriverci un'e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., nella quale ti chiedimao di specificare:
- la zona della provincia o il comune dove preferiresti svolgere tale attività;
- l'ambito operativo di tuo interesse (ad esempio: comunicazioni, logistica, cinofili, sub, sanitario ecc.).
In base alle tue indicazioni cercheremo di fornirti le informazioni ed i recapiti che riteniamo più idonei ad incontrare le tue aspirazioni.
ILL DD: prestito nazionale, internazionale e document delivery
Dal 2006 la Provincia di Treviso, ha avviato il servizio ILL per il prestito nazionale ed internazionale ed il document delivery (ovvero la fornitura di documenti come fotocopie, scansioni, etc.).
Il servizio è attivo attraverso lo sportello ILL, ospitato presso la sede del Centro Servizi Biblioteche della Provincia di Treviso in via Cal di Breda 116 (tel. +390422656716; mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) con orario di apertura al pubblico il lunedì dalle 10:00 alle 12:00.
Lo sportello funziona come servizio di ricerca e di richiesta per le biblioteche del territorio.
I lettori possono recarsi in una delle strutture della Rete bibliotechetrevigiane ed attivare, tramite il personale della biblioteca, un prestito o una richiesta di documenti nel mondo delle biblioteche nazionali ed internazionali.
Il servizio è pensato per studenti e studiosi ed è a pagamento secondo il tariffario più sotto riportato.
Che cos'è?
Il servizio di prestito interbibliotecario, Inter Library Loan (ILL) e di fornitura di documenti, Document Delivery (DD) a livello nazionale ed internazionale è un servizio offerto dalla Provincia di Treviso agli utenti delle biblioteche trevigiane nell'ambito del progetto di interprestito avviato nel 2002.
Come funziona?
Gli utenti delle biblioteche convenzionate con la Provincia di Treviso possono fare richiesta, di ricevere a prestito o in riproduzione (fotocopia, scansione, etc.), documenti posseduti da altre biblioteche italiane ed estere (nel caso in cui il documento non sia disponibile presso le biblioteche del Polo regionale Veneto SBN).
Quali sono i costi?
Il costo del trasferimento del volume dalle biblioteche italiane o estere allo sportello sarà a carico del richiedente trattandosi di una tipologia di servizio che esula dai compiti ordinari delle biblioteche civiche e che risponde a specifiche esigenze dell'utente. La gestione dello sportello e il servizio di interprestito tra le biblioteche della Marca Trevigiana sono, invece, a carico del Centro Servizi Biblioteche della Provincia di Treviso.
Tariffe (a partire dal 01/12/2018)
ILL
Interprestito nazionale 10,00 euro (a monografia)
Interprestito internazionale 15,00 euro (a monografia)
DD
Fotocopie / fax
Scansioni / file digitali 5,00 euro + costo imposto da biblioteca prestante
Modalità di pagamento:
Pagamento da effettuare tramite versamento intestato a:
Amministrazione Provinciale di Treviso - Servizio Tesoreria
Causale "Capitolo n. 100462 ILL SBN"
- BONIFICO
UNICREDIT s.p.a.
P.zetta Aldo Moro 3, 31100 Treviso
IBAN: IT02A0200812011000040435241
BIC Swift: UNCRITM1A11
Codice univoco: UFAXPW
Modulo per richieste ILL
Le richieste possono essere inviate dalle biblioteche direttamente allo Sportello ILL compilando il modulo che si trova qui ed inviandolo all'indirizzo e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Il servizio ILL è reso possibile dalla Provincia di Treviso, ed è iniziato nell'ambito dei progetti di sviluppo cooperativo promossi dalla Regione del Veneto, grazie alla collaborazione con il Comune di Treviso, una convenzione con l'ICCU del Ministero per i beni e le attività culturali, il Consorzio BIM Piave (fin dall'inizio partner del progetto) e le biblioteche del territorio.
Sportello ILL SBN (aperto il Lunedì mattina dalle 10:00 alle 12:00)
Provincia di Treviso - Centro Servizi Biblioteche
Via Cal di Breda, 116
tel. +390422656716
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Centro Servizi Biblioteche
La Provincia di Treviso ha istituito nel 1999 il Centro Servizi Biblioteche con l'obiettivo di valorizzare le iniziative del territorio legate al libro e alla lettura nonché di garantire alle biblioteche il coordinamento e l’assistenza biblioteconomica e catalografica. Nel 2001 con la nascita della Rete biblioteche trevigiane tutte le biblioteche della provincia sono state riunite in un’unica piattaforma catalografica e gestionale, consentendo un'importante economia di scala con un notevole risparmio annuo per i Comuni.
Oltre a fungere da centro di coordinamento, il Centro Servizi Biblioteche gestisce diversi servizi specialistici quali l'interprestito bibliotecario provinciale, il prestito nazionale/internazionale e il document delivery, la biblioteca digitale eLib e il servizio rivolto a specifiche tipologie di utenti quali non vedenti, ipovedenti e dislessici attraverso una App per il Libro Parlato.
ELENCO BIBLIOTECHE
TVB
SERVIZI
MODULO RICHIESTA ILL RISERVATO ALLE BIBLIOTECHE
CONTATTI
Centro Servizi Biblioteche
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Per informazioni telefonare allo 0422 656722
Per i Servizi Bibliotecari telefonare allo 0422 656716 oppure allo 0422 656733
Uffici SUA
Parco archeologico didattico del Livelet
Il Parco Archeologico Didattico del Livelet si colloca a ridosso delle Prealpi Trevigiane in un'area di estrema bellezza per l'ambiente naturale, la presenza dei due laghi glaciali e di rinomate località quali Follina con la splendida Abbazia, il Castello di Cison di Valmarino e i numerosi centri storici minori presenti in tutta la Vallata. I ritrovamenti preistorici nella località di Colmaggiore di Tarzo e la volontà di valorizzare e promuovere l'area dei laghi di Revine sono alla base della progettazione del Parco, realizzato dalla Provincia di Treviso in collaborazione con il Comune di Revine Lago e la Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane.
Il Livelet è un sistema di aree didattiche e laboratori all'aperto costituito da uno spazio dedicato alla ricostruzione archeologica con tre tipologie di insediamento abitativo che rappresentano rispettivamente il Neolitico, l'Età del Rame e l'Età del Bronzo e da aree e strutture dedicate all'accoglienza, alla didattica, alla simulazione di uno scavo archeologico e all'agricoltura sperimentale. Al Livelet, puoi immergerti in un viaggio nel tempo preistorico e sperimentare la quotidianità degli antichi uomini grazie alla visita alle strutture abitative, all'interazione diretta con materiali, utensili, armi da caccia e colture e alle attività didattiche proposte.
Alternanza scuola lavoro
Dal 2018, nell'ambito dell'alternanza scuola lavoro, ora percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento, Provincia di Treviso offre la possibilità a giovani studenti delle superiori di impegnarsi nell’ideazione e nello sviluppo di campagne di comunicazione sociale per la promozione delle pari opportunità tra uomini e donne al lavoro o di conoscere il mondo dell'imprenditoria locale attraverso approfondimenti e interviste.
Nell'ambito della comunicazione sociale, diversi sono i lavori realizzati che sono utilizzati dalla Provincia come immagine identificativa di progetti e di campagne di promozione delle pari opportunità.
Le immagini pubblicate nell'area tematica “Pari opportunità” ne sono un esempio frutto della preziosa collaborazione con Fondazione Pubblicità Progresso.
Le ultime attività di promozione
Vedi tutte le Attività e Pubblicazioni
Unità Operativa Pari Opportunità - Politiche Giovanili Scuola/Lavoro
-
Di cosa si occupa l'ufficio:
Ci occupiamo della promozione delle pari opportunità al lavoro e assistiamo la Consigliera provinciale di parità nello svolgimento dei suoi compiti.Collaboratori
PAOLA FRANCESCHI
Telefono: 0422656173E-mail:
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Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Via Cal di Breda 116, 31100 Treviso
Edificio 1
Percorsi di sensibilizzazione e formazione
Per la promozione dei temi delle pari opportunità nella pubblica amministrazione, è attivo un progetto dedicato ai comuni trevigiani che prevede attività annuali di sensibilizzazione e formazione rivolte ad amministratori, dirigenti, funzionari e componenti dei comitati unici di garanzia (cug).
Unità Operativa Pari Opportunità - Politiche Giovanili Scuola/Lavoro
-
Di cosa si occupa l'ufficio:
Ci occupiamo della promozione delle pari opportunità al lavoro e assistiamo la Consigliera provinciale di parità nello svolgimento dei suoi compiti.Collaboratori
PAOLA FRANCESCHI
Telefono: 0422656173E-mail:
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Edificio 1
Promozione
La promozione delle pari opportunità e il controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale è funzione fondamentale della Provincia che è chiamata a lavorare in sinergia con la Consigliera di parità.
Dal 2018, per l'affermazione del principio di pari opportunità tra uomini e donne, sono stati attivati due progetti pluriennali di divulgazione dei temi delle pari opportunità: uno coinvolge amministratori e funzionari comunali e componenti dei comitati unici di garanzia (cug) dei comuni trevigiani attraverso percorsi annuali di sensibilizzazione e formazione, l'altro studenti delle scuole superiori attraverso laboratori di comunicazione sociale o incontri con gli imprenditori locali.
Le ultime attività di promozione
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Unità Operativa Pari Opportunità - Politiche Giovanili Scuola/Lavoro
-
Di cosa si occupa l'ufficio:
Ci occupiamo della promozione delle pari opportunità al lavoro e assistiamo la Consigliera provinciale di parità nello svolgimento dei suoi compiti.Collaboratori
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Edificio 1
Cosa fa la Commissione
La Commissione provinciale per le pari opportunità esprime pareri e formula proposte su progetti di azioni positive per la rimozione degli ostacoli che di fatto impediscono le pari opportunità e su ricerche e studi sulla condizione femminile legati all'accesso al lavoro, alla formazione professionale e alla retribuzione.
La Commissione è punto di riferimento per l'osservazione a livello provinciale della condizione femminile e dei fenomeni discriminatori: dalla sottoccupazione femminile al gap salariale, dalla disparità di trattamento a nessun welfare per la maternità, dalla violenza sulle donne alla promozione della cultura di genere.
Tra le proposte della Commissione, per il particolare valore, ricordiamo la campagna sociale di promozione del 1522, numero anti violenza e stalking.
Le ultime attività della commissione
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Unità Operativa Pari Opportunità - Politiche Giovanili Scuola/Lavoro
-
Di cosa si occupa l'ufficio:
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