INFO GENERALI

Servizi
PROCEDURA APERTA
Monfumo

Servizio di ristorazione scolastica a ridotto impatto ambientale del Comune di Monfumo - periodo dal 01.09.2017 al 31.08.2018 - Riservato ai soli Operatori Economici invitati ai sensi dell'art. 36 comma 2, lett. b) del D.Lgs. n. 50/2016

DETTAGLI

Giovedì, 29 Giugno 2017
Mercoledì, 19 Luglio 2017 - 10:00
07.07.2017
All'art. 5 del disciplinare di gara, secondo paragrafo, viene indicato "(ATTENZIONE a quanto riportato al paragrafo 8 di questo stesso articolo - presenza dell'impegno di un fideiussore a rilasciare la garanzia fideiussoria per l'esecuzione del contratto, di cui all'articolo 103 del  D.Lgs. n. 50/2016 qualora l'offerente risultasse affidatario)", mentre nella pagina successiva viene riportato "LA GARANZIA PROVVISORIA, in qualsiasi forma prestata, è altresì corredata, pena l'irregolarità essenziale, dall'impegno di un fideiussore a rilasciare la garanzia  fideiussoria per l'esecuzione del contratto, di cui agli articoli 103 e 105 del D.Lgs. n. 50/2016 qualora l'offerente risultasse affidatario."
Si chiede conferma che trattasi di refuso e che l'articolo di riferimento è solamente il 103.
Si conferma che trattasi di refuso. L'articolo di riferimento è solo il 103 del D.Lgs. n. 50/2016.
07.07.2017
Si chiede il personale attualmente impiegato per il servizio in oggetto (presso il centro di cottura e presso i refettori), con livello e monte ore giornaliero/settimanale.
Il personale attualmente impiegato è il seguente: - un cuoco per la preparazione dei pasti; - un aiuto cuoco per le attività di supporto; - una persona (eventuale) per la pulizia della cucina e lo sparecchiamento/ pulizia dei refettori. Non si conosce esattamente il monte ore giornaliero del personale attualmente impiegato; indicativamente le operazioni si svolgono circa dalle ore 10.00/10.30 alle 13.30/14.00; eventualmente dal sopralluogo si potrà prendere coscienza delle effettive necessità per un corretto svolgimento del servizio. Lo scodellamento dei pasti e la preparazione dei refettori (apparecchiamento delle tavole) è a carico del personale del Comune (tramite il supporto dell'Istituto Comprensivo) come indicato a pag. 14 del capitolato.
07.07.2017
Si chiede se è possibile, in risposta all' ALL . A1 AUTODICHIARAZIONE al punto B1) Capacità tecnico professionale, riportare i dati integrali dell'ultimo triennio scolastico (da settembre ad agosto) ANNI SCOLASTICI 2014/2015 - 2015/2016 - 2016/2017.
Si conferma quanto indicato all'art. 2, lett. B) del Disciplinare di Gara "I servizi devono riferirsi al periodo temporale costituito dai tre anni consecutivi antecedenti la data della pubblicazione dell'Avviso di manifestazione di interesse e, più precisamente, dal 30.05.2014 al 29.05.2017 e riguardare esclusivamente il seguente CPV: 55524000-9 Servizio di ristorazione scolastica."
14.07.2017
1) Nel punto 3 riguardante l'utilizzo di prodotti biologici si chiede chiarimento rispetto all'utilizzo di:
- formaggi, latte, e derivati, salumi - biologici, DOP o IGP. Vengono assegnati i punti solo se tutti i prodotti in questione, utilizzati nel ciclo dei menù settimanali, presentano le caratteristicche contestualmente di BIO e DOP/IGP? In caso siano previsti ingredienti che non hanno un DOP/IGP ma di fatto trattasi di prodotti rilevanti per le diete come indicato nelle Linee Guida in materia di miglioramento della sicurezza e della qualità nutrizionale nella ristorazione scolastica? (esempio: yogurt), il punteggio verrà ugualmente attribuito?
- anche per le farine e olio extra di oliva vengono assegnati i punti solo se tutti i prodotti in questione, utilizzati nel ciclo dei menù settimanali, presentano la caratteristica contestualmente di BIO e DOP/IGP?
- anche per verdura e legumi vengono assegnati i punti solo se tutti i prodotti in questione, utilizzati nel ciclo dei menù settimanali, presentano la caratteristica contestualmente di BIO e DOP/IGP?
- per farine bio si intende anche i derivati come pasta e pane, dolci, pasta fresca...?

2) Nel punto 4 riguardante l'utilizzo dei prodotti agricoli di origine regionale:
- per i prodotti trasformati (pasta, formaggi, salumi, pelati, yogurt) come deve essere certificata l'origine 100 % veneta delle materie prime utilizzate da parte delle aziende di trasformazione? Deve risultare dalla scheda tecnica del prodotto, può essere allegata alternativamente una certificazione del fornitore con un riferimento al prodotto e all'origine degli ingredienti previsti nella ricetta?

3) Vi è una potenziale contraddizione tra il punto 3 (prodotti bio + dop/igp) e il punto 4 (origine 100% veneta delle materie prime) viste le Linee Guida in materia di miglioramento della sicurezza e della qualità nutrizionale nella ristorazione scolastica che stabiliscono una certa varietà e tipologia di prodotti alla base delle diete scolastiche. Un esempio: esistono solo 7 prodotti ortofrutticoli che possono annoverare contemporaneamente quanto previsto dal punto 3 e 4 dell'art. 1 del disciplinare di gara (BIO+ DOP/IGP+ 100% VENETO). I sette prodotti in questione sono asparago di Cimadolmo e Bassano, ciliegia di Marostica, fagiolo di lamon, radicchio di Treviso e Castelfranco, Marrone di San Zeno. Questi prodotti ovviamente non sono sufficienti a garantire una dieta corretta, sono pertanto previste delle deroghe (per ogni categoria merceologica di ingredienti) da parte della stazione appaltante per poter rendere fattibile l'aggiudicazione completa dei punti previsti dal disciplinare?
1)
- formaggi, latte e derivati, salumi: le diciture "biologici, DOP o IGP" sono alternative tra loro. Il punteggio verrà attribuito se l'alimento risulta in possesso delle caratteristiche premiate (nell'esempio citato, per essere "bio" lo yogurt deve essere prodotto con ingredienti da agricoltura biologica);
- farine e olio evo: le diciture "biologici, DOP o IGP" sono alternative tra loro;
- verdura e legumi: le diciture "biologici, DOP o IGP" sono alternative tra loro;
- farine: NO, non si intendono anche i derivati

2) l'utilizzo del 100% di prodotti agricoli di origine regionale deve risultare dalle schede tecniche dei fornitori ovvero da una dichiarazione del fornitore;

3) I 7 prodotti ortofrutticoli citati sono riportati al punto 2.4 delle Linee Guida in materia di miglioramento della qualità nutrizionale nella ristorazione scolatica, nella "Tabella esemplificativa dei prodotti tipici e tradizionali dop igp e stg della Regione Veneto". Trattasi, appunto, di una tabella esemplificativa. Il punteggio non verrà attribuito a prodotti "tipici, tradizionali, dop, igp e stg della Regione Veneto", ma sulla base dell'origine regionale, nel senso di coltivazione. Ad esempio, la zucca mantovana o la cicoria romana possono essere bio e anche coltivate in Veneto.
Nel punto 4 riguardante l'utilizzo dei prodotti agricoli di origine regionale:
- la carne deve essere nata, allevata e macellata in veneto o sono sufficienti solo alcune di queste fasi?
- Le uova sono da preferire pastorizzate per i rischi alimentari associati alle uova fresche intere, soprattutto se di origine biologica. Se l'appaltatore decidesse di acquistare appunto uova bio pastorizzate venete (per ottenere il massimo punteggio associando il bio e al veneto) di fatto sarebbe impossibile l'aggiudicazione del punto, in quanto non esistono produttori di brick di uova pastorizzate di origine veneta. I produttori esistenti riescono solamente a garantire l'origine 100% italiana.
- in un unica attribuzione di punteggio assieme alla generica voce verdure sono previste altre due tipologie di prodotti la cui origine veneta è garantita con difficoltà:
- i legumi freschi in Veneto sono disponibili nella fase di chiusura delle scuole pertanto durante l'anno la dieta sarebbe priva di legumi (cosa non raccomandata dalle linee guida regionali) per poter vedere aggiudicato il punteggio.
- i pelati e la passata di pomodoro sono di difficile reperibilità in una produzione costante. Il veneto non è una regione vocata alla produzione di pomodori e trasformati come invece lo sono altre regioni d'italia.
- per pasta si intende solo quella secca di semola di grano duro o anche le paste fresche all'uovo?
- la carne deve essere allevata e macellata in Veneto;
- il punteggio indicato si riferisce a uova fresche intere di origine regionale;
- il punteggio indicato si riferisce a legumi freschi di origine regionale. Come indicato all'art. 6 del CSA, sulla scorta di quanto previsto nelle Linee guida in materia di miglioramento della sicurezza e della qualità nutrizionale nella ristorazione scolastica, "oltre ai legumi freschi, potranno essere utilizzati legumi surgelati e legumi secchi";
- il punteggio indicato si riferisce a pelati di origine regionale;
- come indicato all'art. 6 del CSA, sulla scorta di quanto previsto nelle Linee guida in materia di miglioramento della sicurezza e della qualità nutrizionale nella ristorazione scolastica, la pasta "deve essere di semola, di grano duro e/o integrale, o pasta secca all'uovo o pasta fresca speciale (ripiena)".
14.07.2017
"Pelati": con questa voce si intende in senso lato anche la passata o la polpa?
Si intendono pelati in senso lato.
14.07.2017
1. A pag. 4 punto 13 del Capitolato Speciale d’Appalto si fa riferimento alla fornitura di attrezzature “cfr: la fornitura da parte della ditta per l'intera durata del contratto, ad integrazione di quanto già presente presso la cucina e già in uso per il refettorio della scuola, di carrelli e banconi scaldavivande dotati di vasche in acciaio inox (2 vasche per la scuola materna e 3 vasche per la scuola primaria) con ripiano, termostato e di protezione para spruzzi, in numero sufficiente alle necessità e allo svolgimento del servizio. La ditta dovrà provvedere alla loro manutenzione ordinaria e straordinaria e alla loro eventuale sostituzione, in caso di necessità”.
Da sopralluogo effettuato, risulta che tali attrezzature sono già presenti nei plessi oggetto di gara e di proprietà del Comune. Possiamo considerare il punto 13 pag. 4 del Capitolato Speciale d’Appalto un refuso?

2. Non è chiaro se c’è del personale da assorbire, in tal caso vorremmo conoscere il numero ed il monte ore di lavoro.
1) Si conferma che le attrezzature citate sono già presenti e di proprietà del Comune. Si conferma, altresì, come indicato al punto 13 dell'art. 1 del CSA, che la ditta dovrà provvedere alla loro manutenzione ordinaria e straordinaria e alla loro eventuale sostituzione, in caso di necessità.

2) Non c'è personale da assorbire.

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