alberto vomuzzi

alberto vomuzzi

Puoi trovare tutte le informazioni sulla regolamentazione della raccolta funghi per l'anno 2023 consultando il file pdf scaricabile cliccando sul link qui sotto.

Il Tavolo per la Sicurezza Stradale riunisce Istituzioni, Enti locali, Forze dell'ordine, Associazioni e numerosi operatori del territorio e si prefigge l'obiettivo di ideare e realizzare progetti volti a ridurre l’incidentalità stradale, abbattere i costi economici, sociali e sanitari dei possibili traumi che conseguono un sinistro, nonché sensibilizzare e informare la cittadinanza attraverso lezioni formative e campagne mirate.

Soggetti Promotori:

Provincia di Treviso

Prefettura di Treviso
Questura di Treviso
ULSS2
Ufficio Scolastico Territoriale – Treviso

Carabinieri di Treviso
Polizia Locale di Treviso
Polizia Stradale Treviso
Polizia Locale Mogliano Veneto, Preganziol e Casier
Polizia Locale Spresiano

Motorizzazione Civile di Treviso
UNASCA Associazione Autoscuole
Autoscuola Alpi Treviso
ACI Automobile Club Italia – Treviso

Associazione Italiana Familiari Vittime della Strada
Associazione Brain Family Treviso Onlus
Associazione Cittadinanza Attiva

SNA Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazione - CONAFORM Consorzio Nazionale per la Formazione Assicurativa e Finanziaria
TUA Assicurazioni

23 Agosto 2022

Normativa

In questa sezione sono riportati i testi normativi, sia Statali, sia Regionali, che attualmente regolano la materia inerente la Tutela e la Valorizzazione Paesaggistica.
Ai testi, relativi ad ogni specifica norma, è possibile accedere utilizzando i files Pdf riportati nel sottostante elenco.

Si precisa che in merito al provvedimento di vincolo indicato con il codice 038 “Area Collinare di Castagnera Bassa” in Comune di Tarzo, con D.G.R. 1795 del 27.11.2018, pubblicata sul BUR n. 123 del 11 dicembre 2018, la Regione Veneto ha deciso “di non approvare la proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico, ai sensi dell'articolo 140 del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. e dell'art. 45 ter, comma 6, lett. b) della L.R. n. 11/2004, per la località Castagnera Bassa, frazione Corbanese del Comune di Tarzo (TV) formulata dalla Commissione Provinciale per l'apposizione e la revisione dei vincoli paesaggistici della Provincia di Treviso data 27 febbraio 2004”.

23 Agosto 2022

Introduzione

La "Convenzione Europea sul Paesaggio" ed il "Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio" assegnano agli Enti Pubblici Territoriali tra i quali la Provincia, funzioni di Tutela e Valorizzazione del Paesaggio considerato come componente del Patrimonio Culturale della Nazione. I Beni Paesaggistici, in quanto costituenti espressione dei valori storici, culturali, naturali, morfologici ed estetici del territorio, rappresentano ambiti di approfondimento aventi particolari qualità paesaggistiche che li rendono meritevoli della massima salvaguardia.

Con l'obiettivo di tutelare il Paesaggio, secondo quanto previsto dalla normativa in vigore, l'individuazione e la perimetrazione delle aree esistenti consente alle amministrazioni pubbliche di riconoscere, tutelare, valorizzare e recuperare i valori culturali che esso esprime, e di promuovere apposite attività di conoscenza, informazione e formazione, riqualificazione e fruizione del Paesaggio, nonché la realizzazione di nuovi valori paesaggistici, integrati e coerenti, rispondenti a criteri di qualità e sostenibilità.

La Provincia di Treviso, nell'intento di approfondire quanto già realizzato nel 2000 con l'edizione del volume Atlante del Paesaggio Trevigiano, ha realizzato una puntuale ricognizione degli ambiti di Tutela Paesaggistica esistenti nel proprio territorio, siano essi individuati da specifici provvedimenti amministrativi e quindi identificati "in base alla Legge", oppure appartengano alle "Aree tutelate per Legge" ai sensi dell'art. 142 del D.Lgs. 42/2004.

Al fine di raggiungere obiettivi di qualità paesaggistica, da realizzarsi nell'ottica di uno sviluppo sostenibile, gli interventi sul paesaggio saranno volti ad individuare le specifiche caratteristiche e le peculiarità di ogni singola area, consentendo di valorizzare e salvaguardare gli elementi di pregio e, nel contempo, di individuare le criticità e quindi pervenire alla realizzazione di nuovi valori paesaggistici attraverso la riqualificazione, la mitigazione ed il recupero di ambiti compromessi o degradati.

Le aree di Tutela Paesaggistica presenti in provincia sono state rappresentate mediante una dettagliata perimetrazione su Carta Tecnica Regionale e su ortofoto corredate dal testo dei provvedimenti amministrativi di individuazione, da una ricca documentazione fotografica intesa ad illustrare gli aspetti peculiari, specifici di ogni singola area, ed inoltre da una scheda riassuntiva dei dati suddivisa per ogni comune all'interno del quale ricadono i Beni da tutelare.

L'intera documentazione è stata predisposta in modo da essere agevolmente utilizzata dai soggetti che operano nell'ambito della salvaguardia e pianificazione paesaggistica; in particolare la pubblicazione è rivolta agli amministratori, ai funzionari, ai progettisti ed ai tecnici comunali per la predisposizione della Relazione Paesaggistica e degli atti propedeutici al conseguimento dell'autorizzazione paesaggistica prevista dall'art. 146 del D. Lgs. 42/2004.

Al fine di definire la specifica disciplina intesa ad assicurare la conservazione dei valori paesaggistici espressi dagli aspetti e caratteri peculiari di ogni singola area individuata, ma anche in considerazione dell'unitarietà del Bene Paesaggio, inteso nel suo complesso, la documentazione selezionata, in particolare quella fotografica, mette in risalto lo stretto legame, sia culturale, sia paesaggistico ed identitario intercorrente tra le singole parti che, relazionandosi, compongono l'insieme territoriale della provincia.

Consultazione degli ambiti

Una corretta individuazione e conoscenza delle aree soggette a speciale tutela paesaggistica della Provincia di Treviso diventa indispensabile nella salvaguardia, pianificazione e gestione del territorio. Si è ritenuto, pertanto, di predisporre un agevole strumento di consultazione che consenta di individuare con precisione le perimetrazioni delle aree di tutela e di fornire, a corredo, una completa documentazione consistente in immagini, ortofoto, testi degli atti amministrativi e cartografie a diversa scala.

Gli ambiti di tutela esistenti nel territorio provinciale risultano istituiti in varie fasi storiche, ad iniziare dal 1922, anno di emanazione della prima legge sulla protezione delle "bellezze naturali e panoramiche" e, per la maggior parte, durante il lungo periodo di attuazione della legge 1497 del 1939 che ha costituito la normativa di riferimento fino alla pubblicazione del Testo Unico 490/1999, sostituito poi dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio nel 2004.

Al fine di pervenire all'individuazione e alla perimetrazione degli ambiti tutelati stessi, sono stati acquisiti gli atti amministrativi esistenti presso gli Enti che nel periodo storico di propria competenza hanno emanato gli specifici provvedimenti di Tutela Paesaggistica, ad iniziare dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio, alla Regione Veneto e alla stessa Provincia di Treviso.

La documentazione risultante è costituita dal testo dei Decreti Ministeriali, dei Provvedimenti del Consiglio Regionale o delle Delibere della Giunta Regionale, a seconda dell'organo amministrativo competente, dai verbali delle sedute delle Commissioni Provinciali che hanno approvato le proposte, dalle planimetrie allegate agli atti, nonché da eventuali documenti di modifica dei perimetri stessi. La perimetrazione è stata realizzata considerando ambiti omogenei di individuazione, escludendo quindi, quale riferimento spaziale, i limiti amministrativi comunali, al fine di evidenziare le specifiche caratteristiche e peculiarità di ogni singolo bene all'interno del territorio.
La consultazione può avvenire agendo sul menù "mappa interattiva", e quindi sull'area interessata, oppure dal menù principale alla voce "Aree di Tutela"; si apriranno in questo caso due distinti elenchi i cui elementi riportano alla documentazione dell'area interessata, siano essi appartenenti alle aree di tutela d'insieme oppure alle aree di tutela, relative ad una più ristretta porzione di territorio.

Ogni area è stata rappresentata mediante una perimetrazione di dettaglio su Carta Tecnica Regionale e su Ortofoto, entrambe generate alla scala di 1:5.000, corredate dai testi dei Provvedimenti Amministrativi, da una ricca documentazione fotografica a cui sono allegate brevi note storico-descrittive dei luoghi raffigurati ed, inoltre, da una schedatura riepilogativa dei dati suddivisa per ambiti comunali interessati. Nelle cartografie sono state riportate, con minore rilevanza grafica, anche le perimetrazioni appartenenti ad aree limitrofe a quella selezionata, le quali vengono sviluppate separatamente in altri punti dell'elenco.

Le "Aree tutelate per legge" previste nell'art. 142 del D. Lgs. 42/2004 corrispondono a quelle contenute nel "Quadro Conoscitivo Regionale" e la loro visualizzazione può essere effettuata accedendo dalla voce corrispondente nel menù principale dove sono suddivise per i vari livelli.

Dati geografici

L'utilizzo dei dati geografici è rivolto agli utenti che intendono avvalersi di elementi specifici per l'analisi spaziale del territorio.
E' possibile utilizzare gli shape files delle aree di tutela ex D.Lgs. 42/2004, così come visualizzate nella sezione "mappa interattiva". La scelta di questo specifico formato dei dati permette l'impiego su tutte le piattaforme GIS; utilizzando gli shape files si possono infatti creare molteplici rappresentazioni di dati geografici, dei quali avvalersi in relazione al grado di approfondimento delle analisi geo-spaziali cui i GIS sottendono.

L'ufficio S.I.T.I. della Provincia di Treviso, inoltre, mette a disposizione un elevato numero di informazioni spaziali aggiornate attraverso il "GEO-PORTALE", consultabile sul web http://ows.provinciatreviso.it/geonetwork/srv/it/main.home, che possono essere integrate a quelle relative alle aree di tutela paesaggistica a completamento di analisi che richiedono maggiore approfondimento.

Oltre ai dati relativi ai beni tutelati, sono reperibili i dati riferibili al "Quadro conoscitivo" del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, al fine di permettere la sovrapposizione di livelli informativi di natura differente con quelli riferiti alle aree di tutela. Sul medesimo "portale" sono disponibili gli aggiornamenti ai dati geografici forniti in questa sezione.

Riferimenti legislativi
La Convenzione Europea sul Paesaggio, firmata a Firenze nell'anno 2000 e ratificata dall'Italia nel 2006 con Legge n.14, ha rivoluzionato il concetto di Paesaggio, inteso in precedenza in senso estetico-percettivo, per assegnargli un valore identitario di Bene primario, giuridicamente riconosciuto, che si evolve sotto l'azione di fattori naturali e antropici, i quali influiscono sulla qualità della vita delle popolazioni che abitano una determinata parte di territorio.

La prima normativa di tutela paesaggistica risale al 1922, quando fu emanata la Legge n. 778 sulla "speciale protezione" delle bellezze naturali e panoramiche, nella quale venne introdotto il principio, tuttora presente nella legislazione in materia, del "notevole interesse pubblico" dei beni da salvaguardare, tra i quali anche quelli paesaggistici; in essa viene prevista la possibilità di prescrivere le modalità di esecuzione degli interventi sul paesaggio, nonché di applicare sanzioni ai contravventori. Questa legge creò i presupposti per l'approvazione della n. 1497 sulla "protezione delle bellezze naturali" del 1939 la quale, emanata in concomitanza con la n. 1089 sulla "tutela delle cose d'interesse artistico o storico", ha regolato le politiche di salvaguardia paesaggisticia per oltre un sessantennio.

In campo amministrativo, in applicazione a quanto previsto nella "Carta Costituzionale", intervenne con il D.P.R. n.616 del 1977 il trasferimento alle Regioni, da pochi anni costituite, di funzioni appartenenti allo Stato, tra le quali la delega concernente la materia dei "Beni Ambientali" intesi come Beni paesaggistici.

La Regione Veneto, con Legge n.11 del 1984, subdelegò alle province le funzioni concernenti la materia dei Beni Ambientali che fu mantenuta fino al 1994, anno in cui con Legge Regionale n. 63 venne subdelegata agli Enti Locali la gestione delle aree di tutela paesaggistica, mentre fu conservata alle province la competenza nell'individuazione delle aree meritevoli di salvaguardia, attribuzione mantenuta a tutt'oggi.

Una novità in senso legislativo fu l'approvazione della Legge 431 del 1985 che introdusse il principio della salvaguardia paesaggistica "per legge", rivolta ad una porzione molto vasta di territorio comprendente le fasce costiere, i laghi, i corsi d'acqua, le foreste e i boschi, i parchi, le zone umide e gli ambiti di interesse archeologico. Nel contempo la legge "Galasso" riprendeva la necessità, prevista nella precedente legislazione, di approvare i Piani Paesaggistici, competenza assegnata successivamente alle Regioni dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.

Informazioni

Il DVD "Le aree di tutela paesaggistica" della Provincia di Treviso è stato articolato in modo da essere facilmente consultabile. In questa sezione introduttiva sono presentate le principali caratteristiche dell'iniziativa editoriale e delle modalità di utilizzo.

La specifica documentazione, costituita da cartografie, mappe, ortofoto, planimetrie catastali, immagini, è stata predisposta ad una notevole scala di dettaglio. In particolare le perimetrazioni degli ambiti di tutela sono state realizzate su Carta Tecnica Regionale e su ortofoto a colori utilizzando, per entrambe, la scala di 1:5.000 nell'edizione più recente.

Per ogni area è stata predisposta una scheda, suddivisa per comune, che riassume i dati relativi ai provvedimenti amministrativi degli ambiti tutelati, gli estremi di pubblicazione e i riferimenti cartografici. Si è ritenuto di riportare la data di pubblicazione dei verbali delle riunioni nelle quali la Commissione Provinciale ha approvato la proposta di tutela paesaggistica, in quanto la salvaguardia decorre dal primo giorno di affissione dei suddetti verbali all'Albo Pretorio dei comuni interessati.
Nel caso l'area di tutela interessi l'ambito territoriale di più comuni, le relative schede sono inserite in unico file Pdf.

La documentazione fotografica relativa ai diversi ambiti paesaggistici ha cercato di porre in risalto le caratteristiche specifiche e gli aspetti peculiari appartenenti ad ogni singola area considerata, nonché, di evidenziare i principali elementi che hanno dato avvio alla dichiarazione del "notevole interesse pubblico" delle aree di tutela stesse.

L'elenco delle "Aree tutelate per legge", disciplinate dall'art. 142 del D.Lgs. 22 Gennaio 2004, n. 42, è riferito a quanto contenuto nel "Quadro Conoscitivo" Regionale e nel Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.) approvato, ai sensi dell'art. 23 della L.R. n. 11/2004, con Delibera della Giunta Regionale in data 23 marzo 2010.
In riferimento all'elenco dei "fiumi, torrenti e corsi d'acqua", di cui alla lettera c) dell'art.142 del D.Lgs. 42/2004, oltre a quanto contenuto nel "Quadro Conoscitivo", è stato predisposto un elenco che associa al Provvedimento del Consiglio Regionale del Veneto 8.10.1998, n. 84 anche quanto riportato nel D.M. 9.3.1967 relativo all'elenco delle acque pubbliche della Provincia di Treviso.
Le "Zone di interesse archeologico" di cui alla lettera m) dell'art. 142 del D.Lgs. 42/2004, sono state integrate dai "Siti a rischio archeologico" e dai "Centri Storici a rischio archeologico" individuati in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto nel mese di maggio 2008 e contenuti nel Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale.
Nell'individuare tali zone di interesse archeologico sono state consultate le pubblicazioni: "Le Zone Archeologiche del Veneto", redatta dalla Regione Veneto in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica del Veneto nel 1987, dalla quale sono tratte alcune planimetrie e "Carta Archeologica del Veneto", Regione Veneto, Franco Cosimo Panini, Modena 1992.
Qualora i provvedimenti di individuazione degli ambiti di tutela siano realizzati in diverse date o siano corredati di Relazione e planimetria, tale documentazione è inserita in unico file Pdf.

L'elenco delle aree individuate ai sensi della Legge 11.06.1922, n. 778 i cui provvedimenti di tutela sono stati oggetto di iscrizione nei registri catastali e di trascrizione nei registri delle Conservatorie delle ipoteche, nonché di eventuale notifica ai proprietari, secondo quanto previsto dalla predetta norma, è stato trasmesso dalla Soprintendenza per i BB. AA del Veneto alla Provincia di Treviso in occasione della redazione del volume "Atlante del Paesaggio Trevigiano", edito nel 2000.

23 Agosto 2022

Tutela del paesaggio

Consulta i contenuti del CD-ROM

La principale innovazione legislativa in materia di Paesaggio, è il suo riconoscimento giuridico quale bene primario che si evolve sotto l'azione di fattori sia naturali, sia antropici, che influiscono direttamente sulla qualità della vita delle popolazioni che abitano una determinata parte di territorio.

La Convenzione Europea sul Paesaggio, firmata a Firenze nel 2000 e ratificata dall'Italia nel 2006 con Legge n. 14, infatti, nella sua qualità di trattato internazionale, impegna i Paesi che l'hanno sottoscritta a riconoscere e proteggere il Paesaggio quale componente essenziale del contesto di vita delle popolazioni, espressione della diversità del loro comune patrimonio culturale e naturale e fondamento della loro identità; ne consegue che nella sua natura di bene appartenente alla collettività dev'essere salvaguardato, tutelato e valorizzato indipendentemente dal valore intrinseco od estetico che esso esprime.

Da questo importante principio deriva che il Paesaggio deve essere considerato nella sua globalità e complessità, sia che riguardi gli spazi naturali, rurali, urbani e periurbani, che comprenda i paesaggi terrestri e le acque interne, che sia riferito ai paesaggi eccezionali o a quelli della vita quotidiana oppure ad ambienti compromessi o degradati, per i quali saranno adottate appropriate opere di riqualificazione e di mitigazione.

Con l'obiettivo della tutela e della valorizzazione paesaggistica, la Provincia di Treviso ha inteso approfondire quanto pubblicato nel 2000 con il volume Atlante del Paesaggio Trevigiano, realizzando una puntuale ricognizione degli ambiti paesaggistici esistenti nel proprio territorio che evidenzi le specifiche caratteristiche e le peculiarità di ogni singola area al fine di salvaguardare gli elementi di pregio e, nel contempo, di individuare le criticità e, quindi, di pervenire alla realizzazione di nuovi valori paesaggistici rispondenti a criteri di qualità e di sostenibilità.

La pubblicazione è rivolta ai soggetti che operano nell'ambito della salvaguardia e della pianificazione paesaggistica, in particolare agli amministratori, ai funzionari pubblici o privati, ai progettisti che esercitano la propria attività nel territorio e che sono chiamati a predisporre la "Relazione Paesaggistica" prevista dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio e dal D.P.C.M. 12 Dicembre 2005, nonché, ai tecnici comunali e ai pubblici funzionari nella stesura della "Relazione tecnica illustrativa" finalizzata al conseguimento dell'autorizzazione paesaggistica come stabilito dall'articolo 146 del D. Lgs. 42/2004, non ultimo, ai fruitori che intendono approfondire la conoscenza ambientale, paesaggistica, identitaria e, dunque, culturale del proprio territorio.

La specifica documentazione costituita da cartografie, ortofoto, testi dei provvedimenti di individuazione, inerenti ogni singola area, è stata arricchita da una cospicua documentazione fotografica attraverso la quale sono state evidenziate le particolari caratteristiche e le peculiarità riferite ad ogni ambito interessato e messi in rilievo gli elementi che hanno contribuito a riconoscere il "notevole interesse pubblico" delle aree stesse.

Nell'ambito della formazione del Piano Paesaggistico che la Regione Veneto sta predisponendo congiuntamente al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, come contemplato dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, questo strumento di analisi può costituire un contributo conoscitivo delle realtà locali, in particolare nella stesura della "specifica disciplina" di tutela e valorizzazione paesaggistica, prevista dall'art. 141/bis del D.Lgs. 42/2004, di cui le aree di notevole interesse pubblico, presenti nel territorio, devono essere dotate ad integrazione dei precedenti provvedimenti.

I beni paesaggistici, che rappresentano ambiti di approfondimento aventi particolari qualità che li rendono meritevoli della massima salvaguardia, costituiscono, dunque, nel territorio il riferimento ed il modello a cui relazionarsi per concretizzare la salvaguardia e la valorizzazione degli ambienti contermini, in una visione complessiva del paesaggio di cui le singole aree concorrono a comporre l'intero ambito territoriale.

E' in questa prospettiva che la salvaguardia paesaggistica deve essere valutata, superando il logoro concetto di area da sottoporre a vincolo, per assumere un nuovo valore di bene da salvaguardare e proteggere, ma soprattutto da recuperare, riqualificare e migliorare, nel caso di ambienti degradati o compromessi, e poter pervenire, così, al raggiungimento di quei nuovi valori paesaggistici, così fortemente richiamati dalla Convenzione Europea sul Paesaggio e dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, alla cui realizzazione le Pubbliche Amministrazioni sono chiamate.

Aree di tutela paesaggistica

Aree di tutela d’insieme art.136 D.Lgs 42/2004 – lett. C e D

(ognuna delle voci sottostanti è collegata ad una serie di documenti, provvedimento, scheda, ortofoto e cartografia)

Aree di tutela d’insieme art. 136 D.Lgs 42/2004 – lett. A e B

Aree tutelate per legge ex 142 – lett. C - D.Lgs 42/2004

Aree tutelate per legge ex 142 – lett. D - D.Lgs 42/2004

Aree tutelate per legge ex 142 – lett. F - D.Lgs 42/2004

Aree tutelate per legge ex 142 – lett. G - D.Lgs 42/2004

Aree tutelate per legge ex 142 – lett. I - D.Lgs 42/2004

Aree tutelate per legge ex 142 – lett. M - D.Lgs 42/2004

“La relazione Paesaggistica - finalità e contenuti” - Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Fotovoltaico: prontuario per la valutazione del suo inserimento nel paesaggio e nei contesti architettonici

Quaderno 1: la verifica di compatibilità paesaggistica – prontuario tecnico per il paesaggio

DPR 31/2017 – Regolamento recante individuazione degli interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura semplificata

Circolare 4 Marzo 2021: linee di indirizzo interventi di coibentazione volti a migliorare l’efficienza energetica

Paesaggio e impianti per le telecomunicazioni: suggerimenti per la progettazione

Missione 4 - Istruzione e Ricerca - Componente 1 – Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle Università

Investimento 3.3 "Piano di messa in sicurezza e riqualificazione dell'edilizia scolastica

IPSIA Pittoni Sede - Intervento di nuova costruzione in sostituzione dell'esistente - 1° stralcio

Il nuovo edificio del Plesso Aule 1^ Stralcio, è concepito con tipologia a blocco in aderenza ed estensione dell’attuale ITIS Galilei, sviluppato su 3 livelli fuori terra, con accesso dall’esterno posizionato ad ovest verso il parcheggio e con un ulteriore accesso sul lato est, così da avere anche una connessione con il porticato esistente.

Il nuovo volume dialoga con il contesto del distretto scolastico circostante; il fronte sud verso il quale affacciano tutte le aule, risulta completamente vetrato per dare la massima luminosità agli ambienti e smaterializzare lo spazio “aula” permettendo una ottimale interazione visiva con l’esterno e con il paesaggio urbano circostante, oltre a caratterizzare l’edificio con un elevato livello qualitativo.
Gli altri fronti sono uniformati al dialogo con la preesistenza, con alzati in muratura rivestita da cappotto e intonachino colorato, con finestrature a nastro che connotano gli spazi di servizio e la scala di sicurezza posizionata verso la corte interna, che pur essendo un elemento tecnologico, verrà nobilitata con il rivestimento in lamiere stirate per conferire una lettura volumetrica.
La copertura della scuola assume un ruolo di fondamentale importanza per tutte le soluzioni tecnologiche ed impiantistiche a cui è destinata; la porzione verso la Pontebbana ospiterà l’impianto fotovoltaico (fortemente incrementato per il rispetto della nuova normativa entrata in vigore a giugno 2022), mentre la porzione corrispondente al vano scala, parzialmente incassata, andrà ad ospitare le macchine UTA e le pompe di calore, risultando così occultate alla vista. La via di accesso alla copertura per consentire la manutenzione, è garantita da una scala a gabbia posta sul lato nord, raggiungibile dall’apertura all’ultimo piano, affacciata verso la copertura dell’ala esistente.

L'accorpamento delle due sedi Galilei e Pittoni consente il miglioramento dei livelli di sicurezza del patrimonio scolastico esistente, nonché l'efficientamento dei due edifici dal punto di vista energetico e degli spazi didattici e relazionali, poiché permetterà di unire due Istituti guidati dalla medesima Dirigenza e che fruiscono di laboratori in comune. L'opera di unificazione dei locali servirà anche per facilitare gli spostamenti dell'intera comunità scolastica e delle famiglie, agevolando i trasporti.

Importo complessivo dell'intervento € 3.874.855,12

di cui importo di finanziamento PNRR € 3.246.937,28

INIZIO LAVORI (previsto o effettivo) 31/12/2023 - FINE LAVORI (previsto o effettivo) 31/12/2025

16 Maggio 2022

Parco della Storga

Il Parco dello Storga è stato realizzato attraverso un intervento di recupero e sistemazione ambientale dell'ex Azienda Agricola Provincia Sant'Artemio, già Colonia Ergoterapica dell'Ospedale Psichiatrico Sant'Artemio, l’attuale sede della Provincia di Treviso. La superficie complessiva è di 67 ettari e si estende tra i Comuni di Treviso e Carbonera.

Ulteriore peculiarità ed elemento distintivo del Parco è la presenza, al suo interno, di alcuni esempi di quel singolare sistema idrologico conosciuto come "risorgive", cioè aree nelle quali, per la presenza di strati impermeabili profondi, le acque affiorano in superficie creando sistemi ecologici unici.

Il Parco della Storga si inserisce nel solco della tradizione e dell'esperienza dei grandi parchi urbani della tradizione europea, caratterizzati da aree a molteplici finalità.

Infatti, all'interno di questa ampia area verde vi sono importanti attività:

  • Orti Urbani: un importante progetto che vuole valorizzare il ruolo aggregativo sociale della produzione di ortaggi e frutta a destinazione familiare, attraverso la predisposizione e concessione di "orti";
  • Centro Provinciale di Recupero della Fauna Selvatica: svolge un ruolo determinante di presidio del territorio e di cura e riabilitazione di animali selvatici feriti;
  • Museo Etnografico Case Piavone: sede di mostre, incontri e seminari sulla tradizione e la cultura trevigiana e veneta;
  • Gruppo Grotte Treviso: svolge attività di esplorazione, ricerca, studio e divulgazione sulle tematiche del mondo sotterraneo e del carsismo, sia in Italia che all’estero;
  • Polo Innovativo Naturalistico di Cultura e Formazione in Ambiente "La Storga" della Cooperativa Comunica: svolge percorsi di educazione ambientale rivolti alle scuole.
  • Gruppo micologico della Marca Trevigiana: Associazione che si occupa di ricerca, organizzazione di attività e divulgazione di conoscenze in ambito micologico e naturalistico.

L’accesso al Parco della Storga è libero dalle 7.00 alle 20.00, tutti i giorni.

Pubblicato in La Storga

Elenco dei provvedimenti, con particolare riferimento ai provvedimenti finali dei procedimenti di: scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento alla modalità di selezione prescelta (link alla sotto-sezione "bandi di gara e contratti"); accordi stipulati dall'amministrazione con soggetti privati o con altre amministrazioni pubbliche.

Pubblicato in Provvedimenti
Pagina 1 di 20

Menù dell'Organigramma

Logo della Provincia di Treviso

Logo della Provincia di Treviso

Il Presidente della Provincia di Treviso

Indirizzo e recapiti

Via Cal di Breda, 116 - 31100 TREVISO

Tel +39 0422 6565
Fax +39 0422 656666
E-mail urp@provincia.treviso.it
PEC protocollo.provincia.treviso@pecveneto.it

Il Parco Sant'Artemio e il Parco della Storga

È consentito l’accesso al Parco del complesso di Sant’Artemio e al Parco della Storga nei giorni feriali dalle ore 7.00 alle ore 19.00 e nei giorni di sabato, domenica e festivi dalle ore 8.00 alle ore 18.00.

© 2024 Provincia di Treviso