Visualizza articoli per tag: arpav

La problematica relativa alle emissioni odorigene da attività industriali risulta sempre molto difficile da trattare. Di frequente infatti in aree industriali vengano prodotte emissioni in aria di diverse sostanze organiche e inorganiche che possono causare odori sgradevoli e che sono sempre meno tollerati dall’opinione pubblica. Si assiste quindi sempre più spesso a contenziosi mossi da popolazioni residenti contro la presenza nel territorio di attività produttive o di impianti percepiti come potenziali fonti di molestie olfattive.
D’altro canto in materia di odori non esiste alcun limite normativo e la problematica è spesso di difficile trattazione con tecniche analitiche laddove i componenti responsabili della sensazione olfattiva siano sostanze in concentrazioni molto basse, difficili quindi da rilevare, e presenti per brevi intervalli temporali.
Benché le emissioni odorigene non siano necessariamente associabili a rischi di tipo tossicologico, i cattivi odori possono essere causa di indubbio e persistente fastidio per la popolazione. Il disturbo olfattivo è infatti
un fenomeno particolarmente sentito dai cittadini che può interferire negativamente sullo stato di benessere.
L'attuale assenza di una normativa di regolamentazione delle emissioni odorigene e delle relative modalità di indagine e valutazione specifica, nonché il fatto che i limiti normativi alle emissioni non risultano correlati alla
percezione olfattiva dei composti odorigeni, non permette di avere adeguati strumenti per affrontare la problematica in modo efficace, in attesa che sia data completa attuazione ai principi introdotti dall'art. 272-bis
del D.Lgs. 152/2006.
L’obbiettivo del presente documento è quello di sintetizzare l’attività svolta da ARPAV nel territorio provinciale di Treviso al fine di valutare l’impatto ambientale delle sorgenti emissive che trattano bitume nel
proprio ciclo produttivo, mediante verifica della presenza di alcuni inquinanti atmosferici in aria ambiente. Si precisa che i controlli e i monitoraggi eseguiti, seppure nati da segnalazioni da parte di cittadini per la
presenza di odore sgradevole di bitume, non costituiscono indagini di tipo olfattometrico, ma una verifica del rispetto dei limiti normativi (ambientali e a camino) e un tentativo di caratterizzazione chimica delle emissioni
odorigene.
Si ritiene che l’esperienza maturata possa costituire un primo elemento per affrontare in modo consapevole futuri casi di molestie olfattive per odore di bitume che si potranno verificare.

Etichettato sotto

Oltre 3 milioni di euro investiti in bandi e progetti. Prosegue l’efficientamento energetico delle scuole: 13 milioni di euro

Oggi al Sant’Artemio la presentazione dei risultati ottenuti in ambito ambientale della Provincia di Treviso. Presenti il presidente della Provincia, Stefano Marcon, la consigliera provinciale, Marianella Tormena, il direttore del Dipartimento Provinciale ARPAV, Davide De Dominicis, e il direttore del Dipartimento Regionale Qualità dell’Ambiente ARPAV, Rodolfo Bassan. Grazie a oltre 2.400.000,00 di euro investiti nel bando per la sostituzione o la conversione di impianti di riscaldamento a gasolio, la Provincia ha ottenuto un risparmio di oltre 4.783 tonnellate all’anno di CO2 contribuendo in maniera evidente alla riduzione dell’inquinamento atmosferico. Questo e molti altri sono i dati presentati all’incontro. 

Sono ben 885 i cittadini privati e 48 le imprese cui sono stati destinati i fondi dei bandi di efficientamento degli impianti di riscaldamento che hanno permesso di ridurre di 2.406 kg/anno di polveri sottili PM₁₀, 17.807 kg/anno di ossidi di azoto (Nox), precursori del PM₁₀, 836 kg/anno di composti organici volatili (COV), 23.850 kg/anno di ossidi di zolfo (Sox), 4.783 t/anno di CO₂ (l'equivalente all’emissione di 40.000 viaggi andata e ritorno con un’auto a benzina nella tratta Venezia – Roma, secondo i dati ISPRA, oppure alla quantità di CO₂ utilizzata per il processo di fotosintesi di 150.000 alberi in area urbana).

La Provincia ha poi ricordato i diversi bandi emanati in favore dei Comuni in materia ambientale: quello per i contributi per la realizzazione di punti di ricarica pubblici per veicoli elettrici (47.300,00 euro), quello per la redazione dei PAESC (43.059,20 euro), quello per la redazione dei Piani Acustici (281.301,69 euro), quello per la redazione dei Piani delle Acque (399.084,03 euro). Infine, ha ricordato che il bando per la redazione dei Piani Antenne prorogato a giugno 2022.

Non da meno l’impegno nel proprio patrimonio, a cominciare dalle Scuole Secondarie Superiori: grazie al Global Service Manutentivo di quarta generazione e alla promozione della Green School Competition, sono ben 5.898 i quintali di CO2 risparmiati nelle scuole superiori, oltre al 48.68% dell’energia per la climatizzazione invernale, il 10% nelle manutenzioni e il 23.56% in totale, tra energia per climatizzazione invernale (gas), manutenzioni ed energia elettrica.

Sempre la Provincia di Treviso ha inserito nel Piano Triennale 2021-2023 ben 21 interventi di efficientamento energetico negli Istituti Superiori per uno stanziamento complessivo di 13.219.100,95 euro. 

Logo della Provincia di Treviso

Logo della Provincia di Treviso

Il Presidente della Provincia di Treviso

Indirizzo e recapiti

Via Cal di Breda, 116 - 31100 TREVISO

Tel +39 0422 6565
Fax +39 0422 656666
E-mail urp@provincia.treviso.it
PEC protocollo.provincia.treviso@pecveneto.it

Il Parco Sant'Artemio e il Parco della Storga

È consentito l’accesso al Parco del complesso di Sant’Artemio e al Parco della Storga nei giorni feriali dalle ore 7.00 alle ore 19.00 e nei giorni di sabato, domenica e festivi dalle ore 8.00 alle ore 18.00.

© 2024 Provincia di Treviso